Le Perizie
Hai un finanziamento, come un mutuo o leasing a tasso variabile e la tua banca ti ha proposto un'assicurazione a copertura di un possibile rialzo dei tassi d’interesse? In questo caso hai sottoscritto un derivato a tua insaputa!
In questo caso il Derivato è denominato “Swap” ed è definito come uno strumento finanziario il cui valore è sottoposto a notevoli oscillazioni nei mercati finanziari.
E’ per questo motivo che i Derivati sono considerati prodotti d’investimento al alto rischio.
La sua natura nasce per diverse finalità:
- Speculativa (comunemente conosciuti come Options e Futures);
- Arbitraggio (finalizzato alla speculazione sulle diverse quotazioni in mercati finanziari anch’essi diversi);
- Protezione (finalizzato a proteggersi dall’oscillazione di un altro strumento finanziario; ad esempio i tassi di interessi, che in questo caso sono denominati “swap”.).
Come funzionano i Derivati
A titolo di esempio poniamo l’attenzione ai derivati più comuni, quelli che hanno creato gravissimi problemi economici agli imprenditori che li hanno sottoscritti, ovvero gli SWAP Interest Rate Swap (IRS). Questi sono appartenenti alla categoria degli strumenti finanziari derivati - in forza del quale le parti, banca e cliente, convengono di scambiarsi, a scadenze prefissate, due somme di denaro il cui ammontare è calcolato applicando generalmente tassi di interesse variabile e fisso ad un identico ammontare di riferimento. La manovra di compensazione dovrebbe consentire all'imprenditore di trasformare il proprio contratto di finanziamento da tasso variabile a tasso fisso, trasferendo così l'alea della variabilità dei tassi alla banca.
La finalità dell'operazione appena descritta, sarebbe dunque, così come proposta dalla banca e voluta dal cliente, non incentrata su un intento speculativo di lucrare sulla fluttuazione dei tassi, ma quella di assicurare e proteggere l’imprenditore dalla oscillazione dei medesimi su indebitamenti esistenti e corrispondenti, per valore e durata, al contratto.
L'effetto boomerang
Tali contratti però, “spinti” dalle banche a migliaia di imprenditori sotto forma di "Polizze assicurative a protezione della fluttuazione dei tassi di interesse", si sono rivelati catastrofici perché hanno finito per favorire unicamente le banche;
Ciò non solo per effetto dell’andamento dei tassi, che hanno influito pesantemente sull'aumento del debito verso le banche, ma anche perché i meccanismi finanziari, costruiti su calcoli a volte quasi incomprensibili e che contengono algoritmi di tutela dalle fluttuazioni posti a protezione solo delle banche, hanno finito per aggiungere al debito che si voleva proteggere (ovvero il rimborso del contratto di finanziamento) un ulteriore grosso onere a carico delle imprese.
Impugnare i contratti per difendersi
Leggi e regolamenti hanno previsto in questi casi regole rigide a carico delle banche al fine di proteggere i clienti ignari dei rischi dell’operazione. Gli Istituti di credito, nonostante ciò, hanno continuato a proporre e promuovere gli Swap senza rispettare le regole. Infatti gli imprenditori che hanno sottoscritto derivati per un’apparente protezione dai tassi variabili collegati ai loro indebitamenti sono stati travolti da pesantissime perdite finanziarie.
Le principali motivazioni per impugnare i contratti in derivati sono:
- Il conflitto di interessi in quanto la banca è la controparte sia nel contratto derivato, che nel contratto sottostante (contratto di finanziamento) sempre sottoscritto dal cliente;
- Il disequilibrio finanziario, a danno del cliente, in quanto la banca nel possibile evento avverso non prevedeva un versamento di denaro direttamente al cliente (cosiddetto "Up front").
- Commissioni occulte all'interno del contratto Derivato;
- Inesistenza di utilità che avrebbe portato il cliente alla sottoscrizione dello Swap; convinto, infatti, di aver stipulato una polizza assicurativa a protezione della oscillazione del tasso di interesse, il cliente, inconsapevolmente, si trovava in portafoglio un contratto finanziario altamente speculativo;
- Invalidità della "Dichiarazione di Operatore Qualificato", che, in molti casi, veniva fatta sottoscrivere dal funzionario di banca a soggetti privi di ogni qualsiasi qualifica professionale che giustificasse la sottoscrizione di contratti Derivati;
- Assenza della forma scritta del contratto previsto dalla legge;
- Inadeguatezza dimensionale del contratto tra indebitamento e capitale nozionale del derivato, in quanto il Derivato risulta disallineato al valore del contratto sottostante (contratto di finanziamento;
L'mpugnazione dei contratti Swap con esito positivo consente il recupero di tutte le somme pagate alla banca e l'azzeramento del cosiddetto valore del "Mark to Market" (ovvero il valore attualizzato dei flussi finanziari futuri a cui andrebbe incontro il cliente).
&Consulting prevede una prima fase di analisi della documentazione in possesso del cliente, sia contrattuale che contabile, per verificare sussistenza, valore e presupposti di un’azione legale finalizzata all'impugnazione e all’annullamento dei contratti.