Il Tribunale di Terni ha condannato la Cassa di risparmio di Orvieto a risarcire un risparmiatore che aveva sottoscritto un contratto per l’acquisto di azioni dell’ex Banca popolare di Bari per un totale di 7.223 titoli.
Questo il commento dell’Unione nazionale consumatori dell’Umbria a seguito della sentenza: “Il giudice evidenza il carattere illiquido delle azioni in questione e gli obblighi informativi a carico dell’intermediario.”
In pratica, secondo il parere del giudice Luca Ponzillo, per quegli strumenti finanziari sussistevano difficoltà di smobilizzo a condizioni significative, e quindi per l’investitore ci sarebbero stati ostacoli o limitazioni allo smobilizzo entro un lasso di tempo ragionevole, a condizioni di prezzo significative.
Insomma, acquistati ad un valore di circa 9 euro ad azione, quei titoli non avrebbero garantito un affare per il sottoscrittore dell’accordo.
Ora l’auspicio è che, sulla scorta del tribunale di terni ci siano altri pronunciamenti simili, affinchè, come ha dichiarato l’Unione nazionale consumatori: “D’ora in poi tutti i risparmiatori coinvolti possano ricevere giustizia”.